Ho iniziato questo percorso analizzando la definizione di trasparenza e andando poi cercarla
nelle varie lingue; per assicurarmi che google
translate non mi giocasse qualche scherzo ho controllato su google immagini e
subito mi sono resa conto di quanti significati avesse
la parola. Cercando per esempio in francese ho trovato foto di
modelle con abiti semi trasparenti, in greco invece tra i risultati c’erano immagini
di ecografie; infatti grazie a questa macchina
riusciamo a vedere il bambino prima che nasca; in Spagna ma anche in Italia
invece è predominante il significato di trasparenza politica e amministrativa, gli slogan anticorruzione di cui ogni giorno leggiamo sui giornali, o che addirittura vediamo sui francobolli.
La caratteristica ci
fa venire in mente tantissime altre parole: nel
campo alimentare, per esempio, penso alla gelatina,
ma anche alla tracciabilità, quella a cui ormai
pensiamo sempre quando acquistiamo carne o verdura nei grandi supermercati; fa pensare a dei luoghi, per esempio alle acque limpide dei mari in cui andiamo d’estate,
a qualche romanzo che abbiamo letto tanti anni
fa magari quello che parlava di un uomo invisibile (o di un uomo astuto che riuscì a diventarlo), a una fiaba raccontataci dalle nostre nonne per insegnarci a
essere onesti proprio come Bob Dylan nella canzone It Ain’tme, babe. Pensando all’arte a me ha fatto venire in mente la poesia Nuda di Neruda e i viaggiatori
di Bruno Catalano.
Inoltre ho scoperto nuove cose su questa parola, per esempio
un sinonimo (diafano) utilizzato nel Convivio di Dante,
ho fatto ricerche sull’attinenza della caratteristica con le scienze spiegate a lezione, sulla tecnica della fotocromia, sui marchi
e i modelli di utilità. Ho analizzato la trasparenza
a 360° traendo ispirazione dal blog Storia delle cose e
dalle lezioni del prof. Marchis ma anche documentandomi da vari testi e siti; infine ho scritto un glossario e un abc per
rendere la lettura più trasparente possibile.
Buona lettura!
Come oggetto simbolo ho scelto le lenti non solo perchè rappresentano la caratteristica ma anche perchè sono state utilizzate da un equipè di ricercatori dell’Università di Rochester in un sistema ottico che permette di rendere invisibili gli oggetti. (per approfondire link) |